Come accade in tutte le traversate che si rispettino, anche il nostro diario di bordo deve registrare l’incontro con una tempesta che, vi anticipiamo, è stato pauroso ma non ha provocato né vittime né danni. Dove eravate quando Brescia è stata colpita dalla bomba d’acqua? Noi stavamo terminando l’animazione al nucleo A quando ha cominciato a turbinare il vento, si è fatto buio come di notte (abbiamo provato a spegnere le luci: era proprio BUIO), le sedie in giardino hanno cominciato a volare qua e là e poi acqua a secchiate e grandine! Un po’ di acqua si è infiltrata nella nostra nave da sotto le porte e dalle finestre (sia chiuse che aperte), prontamente asciugata dalle operatrici che hanno tirato fuori tutta la biancheria: lenzuola, salviette…Mentre mi spostavo per l’animazione al nucleo B, Marisa mi guardava con due occhi…come si guarda il comandante che abbandona la nave che sta affondando e non ti fornisce neppure un salvagente! (e si che venendo da Napoli dovrebbe avere confidenza con le onde!). Al nucleo B molti sguardi erano rivolti verso le finestre per osservare le chiome degli alberi sbattuti dal forte vento e il cielo scuro e quando è arrivata Cristina, che doveva prendere servizio, era bagnata come un pulcino e raccontava di strade allagate e rami ovunque…Al nucleo C poche si sono accorte del temporale: dalle loro finestre non si vedono le chiome degli alberi e le ospiti erano pacificamente intente a guardare la TV. Solo Franca, scesa a cambiare l’ennesimo libro, è rimasta per un po’ bloccata al piano terra perché di fronte all’ascensore c’era un tappeto di salviette per asciugare il pavimento. Insomma, anche stavolta è andato tutto bene. Però, a distanza di quasi una settimana, questo temporale qualcuno lo ricorda ancora e, considerando che la memoria non è il nostro forte, non è cosa da poco…
Gloria, Tiziana e Mauro
